Vera Vita

Dalle tenebre alla luce

Adriano racconta la sua storia

foto di Adriano

Io ero un tipo religioso. Mi ritenevo un buon cattolico, andavo a messa ogni domenica e se non potevo la domenica, ci andavo il sabato. Fra i miei amici ero uno dei pochi ad andarci, perché ritenevo che fosse la cosa giusta da fare. Era parte del mio impegno di vivere da cristiano, come mi avevano sempre insegnato.

Non disprezzavo gli altri, ma certo mi sentivo di aver compiuto il mio dovere e quindi di essere a posto davanti a Dio. In realtà c’erano molti aspetti della mia vita che erano contrari alla volontà di Dio, e lo sapevo, perché la coscienza me lo faceva pesare. Ma andavo avanti così, allontanando il pensiero e confidando che Dio avrebbe chiuso un occhio. In fin dei conti stavo cercando di mettere in pratica l’insegnamento ricevuto.

Perciò ero abbastanza tranquillo davanti a ciò che io chiamavo Dio, ma che in realtà non conoscevo. Invece Dio, il mio Creatore, conoscendomi molto bene, sapeva che io avevo un grande problema davanti a Lui. Così mentre io non me ne rendevo conto, Dio stava operando nella mia vita portando avanti un piano che oggi posso definire incredibile.

Infatti ad un certo punto Dio ha messo sulla mia strada una persona che mi ha spinto a leggere la Parola di Dio. Il mio primo approccio è stato molto diffidente: non avevo nessuna intenzione di fidarmi di uno sconosciuto.

Ma Dio mi stava attirando a sé e così la lettura della Parola diventava ogni volta più interessante. Quando ci incontravamo ne discutevamo assieme. Durante le nostre letture e le conversazioni risultava sempre più chiaro che stavamo leggendo parole vere. Con mio grande stupore stavo cominciando a capire che esiste una verità, che Dio ce l’ha lasciata perché la conosciamo.

Quel poco che conoscevo di cristianesimo cominciavo a confrontarlo con la chiara Parola di Dio, scoprendo una infinità di meraviglie. Noi tutti cerchiamo risposte per le domande profonde della nostra vita: chi siamo, da dove veniamo, qual’è lo scopo della vita, quale futuro ci attende, ecc… Ebbene la Parola di Dio risponde a tutto ciò e rivela il senso di tutto ciò. Perché essa viene da Dio che ci ha creati, e che ha creato l’universo.

Un po’ alla volta, le mie basi di cristianesimo si rivelavano sempre più infondate e cominciavano ad apparire i primi dubbi che buona parte di quello che credevo fosse più una tradizione umana che la verità di Dio.

Avevo sempre creduto che dovevo impegnarmi per piacere a Dio, cercando di guadagnare il Suo favore e la Sua bontà.

Ma leggendo la Parola, trovavo che l’uomo è così peccatore che per quanto faccia non potrà mai piacere a Dio. Un chiaro esempio di questa verità è scritto nella Lettera ai Romani, capitolo 3 versetto 10

“10 come sta scritto: “Non c’è alcun giusto, neppure uno. 11 Non c’è alcuno che abbia intendimento, non c’è alcuno che ricerchi Dio. 12 Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c’è alcuno che faccia il bene, neppure uno.” (Lettera ai Romani cap. 3 versetti 10-12)

Nessuno può fare abbastanza bene per poter piacere a Dio.

Allo stesso tempo trovai il messaggio di Gesù, ripetuto continuamente, che esorta gli uomini a ravvedersi e a credere in Lui per ottenere il perdono dei peccati. Quel Gesù, che prima era per me una figura marginale, diventava man mano sempre più il protagonista di tutto il messaggio della Parola di Dio. Gesù è Dio, sceso in terra, fatto uomo, andato volontariamente alla croce per prendere su di sé i peccati degli uomini. Soprattutto Gesù è risuscitato dalla morte, come tante volte era stato annunciato di Lui nella Parola e come Lui stesso aveva dichiarato ai suoi discepoli mentre era in vita.

La Sua morte e la Sua resurrezione sono la prova evidente che Gesù è Dio, e che perciò la Sua Parola è verità. Egli annuncia il giudizio per tutti gli uomini peccatori, e il perdono per avere la vita eterna a tutti quelli che hanno fede in Lui.

A questo punto Dio mi aprì gli occhi per farmi vedere che tutto il mio impegno nel seguire la religione non aveva alcun valore davanti a Dio. Anzi voleva dire che il mio vantarmi di aver fatto le cose giuste per essere accettato da Dio, era addirittura un insulto a Dio. Perché significava rifiutare il dono del perdono, che Egli concede per grazia e non perché lo meritiamo.

Infatti andai in crisi quando trovai scritto:

“Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori.” (Lettera agli Efesini cap. 2 versetti 8-9)

Il Signore mi mostrò che tutto il mio presunto impegno per essere in qualche modo accettato da Lui, non valeva nulla!

Ma questo cosa comporta? Se, come alcuni ritengono, dopo la morte non c’è nulla, oppure se Dio in realtà chiuderà un occhio e perdonerà tutti, alla fine poco importa il fatto di non essere stato perfetto in questa vita.

Però la Sua Parola mostra chiaramente che la situazione non è questa. Leggendo ho scoperto alcune verità che mi hanno scosso.

“E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio,” (Lettera agli Ebrei cap. 9 versetto 27)
“Infatti il salario del peccato è la morte…” (Lettera ai Romani cap. 6 versetto 23)
“”Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria.”………“Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: “Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.” (Vangelo di Matteo cap. 25 versetti 31 e 41)

Dio non chiuderà un occhio sui peccati degli uomini, e non perdonerà tutti, alla fine, come se non ci fosse alcun problema. Anzi, Egli annuncia che farà un giudizio sugli uomini e che c’è una condanna eterna per tutti i peccatori. Ma visto che non c’è alcun giusto, allora vuol dire che nessuno, con le proprie forze, potrà scampare da quel giudizio. Perciò nemmeno io avrei potuto sfuggire al giudizio ed alla condanna eterna. A questo punto mi trovai davanti ad un terribile problema: il giudizio di Dio su di me. Il concetto di inferno che avevo sempre sentito, e considerato più come una minaccia che come una realtà eterna dopo la morte, ora si rendeva chiaro.

Ma il messaggio di Gesù non si ferma al giudizio. Egli infatti è venuto sulla terra per offrire il perdono e la vita agli uomini. Egli ha dato la Sua vita sulla croce per pagare la condanna di tutti quelli che confidano in Lui. Perciò chi confida in Gesù troverà il perdono e la vera vita.

Dio ha cambiato il mio cuore affinché potessi comprendere e credere a questa semplice ma grandiosa verità che Gesù, il Figlio di Dio, ha dichiarato:

“Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.” (Vangelo di Giovanni cap. 6 versetto 40)

La fede in Gesù è l’unica via possibile per sfuggire alla condanna eterna per nostri peccati, e per avere la vera vita. Questo è il semplice messaggio dell’ Evangelo: nessuna nostra opera, per quanto grande, potrà farci accettare da Dio, ma possiamo fidarci di Gesù per essere perdonati e salvati.

Ho creduto alle parole di Gesù ed Egli, solo per la Sua grazia, ha perdonato i miei peccati. Ora sono salvato dalla condanna eterna che meritavo, e da 16 anni continuo a restare meravigliato della grazia di Dio per me e della Sua fedeltà giorno per giorno.

Per mezzo di Gesù, il Signore Dio mi ha dato una vera vita, con uno scopo vero e profondo: conoscere sempre più il mio Dio e vivere per la Sua gloria. Ora ho anche una speranza sicura per l’eternità: questa vita non finirà con la morte, ma continuerà nella presenza e nella gloria di Dio per sempre.

Caro lettore, questa realtà meravigliosa non è solo per me, ma Dio la offre a tutte le persone. Il dono meraviglioso del perdono è disponibile per tutti ed è gratuito. Infatti nessuna nostra opera potrà convincere Dio a perdonarci, piuttosto Egli vuole che ci fidiamo di Lui. Perciò ti invito a leggere la Parola di Dio, per conoscere Gesù, e a ricevere, per mezzo Suo, la grazia del perdono per i tuoi peccati, la vera fede in Dio e la vera vita. Non aspettare, non trascurare.